Ottobre, mese di castagne! Meglio ancora se provenienti dalla zona del Cimino, dove, due località, Soriano e San Martino, gli dedicano due importanti sagre!
In questi due bellissimi borghi della Tuscia viterbese, dopo due anni di attesa, causa pandemia, è finalmente tornata la Sagra delle Castagne, evento storico che celebra uno dei prodotti d’eccellenza di questo territorio: la castagna! Tra rievocazioni storiche, sfide, visite guidate, eventi musicali e teatrali, pranzi, cene e gli immancabili stand gastronomici, nel mese di ottobre, Soriano nel Cimino e San Martino al Cimino diventano il palcoscenico perfetto per far conoscere a tutti la bontà di questo frutto autunnale che, in questa parte del Lazio, trova le condizioni ideali per crescere.
Nella zona dei Monti Cimini, infatti, la coltivazione del castagno ha origine antichissime; nel corso dei secoli ne ha plasmato il territorio, diventando parte integrante del suo paesaggio. In tutto il territorio della Comunità Montana dei Monti Cimini, ad un altitudine compresa tra i 500 e 900 metri, si coltiva un tipo di castagna derivante dalla specie Castanea sativa, il cui frutto ha una polpa dolce e saporita. Celebre è la castagna di Vallerano che, nel 2009, ha ottenuto il riconoscimento del marchio europeo DOP.
In autunno, da settembre a novembre, periodo della raccolta delle castagne, in diversi comuni di questo territorio, si susseguono eventi che hanno l’obiettivo di festeggiare la regina dell’autunno. Tra le tante sagre, quelle di Soriano nel Cimino e di San Martino al Cimino affondano le loro radici nella storia, diventando un’occasione per far rivivere tradizioni locali e, allo stesso tempo, far conoscere le ricchezze culturali di questo territorio. Scopriamole insieme!
La Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino, suggestiva manifestazione storico-rievocativa

Giunta quest’anno alla sua cinquantaquattresima edizione, la Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino affonda le sue origini nel XV secolo, in una festa istituita per celebrare la vittoria dei sorianesi sui vignanellesi, a seguito del tentativo di conquista della città, sfociato nella battaglia del Fosso del Buonincontro.
Conculsasi da pochi giorni, la Sagra delle Castagne di Soriano non è appena una festa gastronomica ma è considerata una delle più belle manifestazioni storico-rievocative di tutta Italia. In genere, si svolge durante i primi due fine settimana di ottobre (quest’anno, durante il secondo e il terzo), quando Soriano nel Cimino si immerge in un’atmosfera d’altri tempi.
Il programma prevede una ricca serie di eventi che vedono impegnate le quattro contrade o rioni in cui è suddiviso il borgo – Papacqua, Rocca, Trinità e San Giorgio. Dall’addobbo delle vie, all’allestimento delle rievocazioni, alle numerose sfide e giochi popolari, le quattro contrade di Soriano diventano le protagoniste di un’avvincente competizione per accaparrarsi l’ambito Palio, durante il quale gli Armigeri si sfidano nella Prova degli Arcieri e i Cavalieri nella Giostra degli Anelli.
Molto suggestive sono le rievocazioni storiche che ripercorrono i principali momenti della storia del borgo avvenuti dal XIII al XV secolo – dalla battaglia del Fosso del Buonincontro, alla condanna al rogo della strega Giovanna Dabaldi. Così come entusiasmanti sono le esibizioni degli spadaccini del Rione Rocca, degli sbandieratori del Rione Trinità, e dei Giovani Focolieri del Rione San Giorgio.
La Sagra della Castagna di Soriano si conclude con il grandioso Corteo Storico Soriano e i suoi Rioni, durante il quale i quattro Rioni, grazie a più di 700 figuranti in costumi medievali e rinascimentali, realizzati a mano per l’occasione, sfilano per le vie e per la piazza centrale dell’antico borgo. Ogni Rione mette in scena veri e propri spettacoli, con musiche, canti, carri allegorici, combattimenti, ed esibizioni di ogni tipo. Un tripudio di colori, addobbi, costumi, scenografie, che vengono premiati alla fine della sfilata.
Le Contrade si sfidano anche sul piano gastronomico: durante la Sagra, nelle Taverne dei quattro Rioni è possibile degustare piatti della tradizione locale, tra i cui ingredienti, chiaramente, è presente anche la castagna. Dai primi, come la minestra di ceci e castagne, o la zuppa di gnocchetti, ceci e castagne, ai secondi, come lo spezzatino di maiale con prugne e castagne, o l’arrosto con funghi porcini e castagne, al dolce, come il rotolo con marmellata di marroni, è possibile assaporare le bontà delle castagne locali, e valutare la contrada in cui si è mangiato meglio!
San Martino al Cimino celebra la castagna con eventi gastronomici e visite a Palazzo Doria Pamphilj

San Martino al Cimino, invece, celebrerà la regina dell’autunno nei giorni 23 e 24 di ottobre 2021, con la trentatresima edizione della Sagra della Castagna di San Martino al Cimino. Qui, la Proloco, che organizza l’evento, punta a far conoscere ad un pubblico quanto più ampio possibile il borgo cimino e le sue specialità.
Caratterizzato da un impianto urbano molto particolare, San Martino al Cimino, frazione di Viterbo da cui dista appena 5 chilometri, si articola lungo due assi viari che lo attraversano longitudinalmente da nord a sud, culminando nella piazza dell’antica Abbazia cistercense e del Palazzo Doria Pamphilj. E’ questo il cuore del borgo, ed è qui che si realizzano gli eventi principali della Sagra della Castagna.
La Sagra si struttura principalmente come evento gastronomico, offrendo la possibilità di pranzare e cenare all’interno del Palazzo Doria Pamphili, nel cosiddetto Cantinone, l’antico Hospitale dell’Abbazia cistercense, degustando le prelibatezze culinarie locali. D’altra parte, però, diventa l’occasione per far conoscere al grande pubblico il gioiello del borgo, il Palazzo Doria Pamphilj, sorto nel Seicento su una parte dell’antica Abbazia cistercense di cui rimane la chiesa al suo lato.

Lo storico Palazzo, ricostruito per iniziativa di Donna Olimpia, come era conosciuta Olimpia Maidalchini Pamphilj, vedova del marchese Pamphilio Pamphilj e cognata di Papa Innocenzo X, fu eretto in parte con i materiali provenienti dalla ristrutturazione del palazzo romano di famiglia, localizzato in Piazza Navona. I lavori di ristrutturazione del Palazzo e dell’Abbazia vennero affidati a Francesco Borromini, mentre quelli del borgo, che in questo periodo venne trasformato radicalmente, all’architetto militare Marcantonio de Rossi.
Durante la Sagra della Castagna, sarà possibile realizzare alcune visite guidate all’interno del Palazzo Doria Pamphili, che, dopo una serie di importanti restauri, in via straordinaria, apre i battenti per mostrarsi al pubblico. I visitatori saranno condotti dall’antico Hospitale, al piano interrato, che, in età medievale accoglieva i pellegrini della via Francigena, alla Sala Aldobrandini al piano rialzato, fino alle sale del piano nobile, fra cui quella bellissima di Donna Olimpia. Nella giornata di domenica 24 ottobre 2021, la Compagnia Teatrale Sammartinese Danilo Morucci organizzerà due visite guidate teatralizzate all’interno del Palazzo: gli attori, in costume d’epoca, rappresenteranno l’Ottobrata Sammartinese, ricordando la storia di Papa Innocenzo X che, all’inizio di ottobre del 1653, si mise in cammino da Roma, per raggiungere il borgo cimino.
Oltre alle visite guidate al palazzo, vari spettacoli si susseguiranno durante il fine settimana nel sagrato della chiesa, mentre stand gastronomici e bancarelle allestite nelle zone limitrofe movimenteranno le strade del borgo.
Non rimane quindi che organizzarsi e andare! Se per la Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino si dovrà attendere un nuovo lungo anno, quella di San Martino al Cimino vi aspetta numerosi. Ovviamente, nel rispetto delle normative antiCovid!