Nemi: tanto piccolo quanto prezioso

Nemi
Nemi

Nel cuore dei Castelli Romani, sorge il borgo di Nemi, il più piccolo degli altri centri abitati eppure tanto famoso tra i turisti non solo per le sue prelibatezze gastronomiche (di sicuro avrete mangiato le sue fragoline).

A Nemi hanno soggiornato scrittori come Andersen, Goethe, Stendhal, Byron, d’Annunzio. E pare che il musicista Gounod fu ispirato dal panorama notturno del lago di Nemi per comporre la sua celebre Ave Maria (e sulla chitarra aveva inciso la scritta “Nemi, 24 aprile 1862”).

Ebbene, se anche voi desiderate vivere un’esperienza unica, e immergervi nell’atmosfera magica che circonda questo piccolo villaggio, non vi resta che continuare la vostra lettura.

Il centro storico: un dedalo di viuzze costellate da botteghe e casupole

Il borgo di Nemi sorge nel cuore verde dei Castelli Romani su uno sperone che affaccia sull’omonimo bacino d’acqua.

Passeggiando nel suo centro storico si possono piacevolmente ammirare le casette che si dislocano lungo il viale principale. Spesso si tratta di botteghe artigiane dove fermarsi per poter gustare i prodotti tipici del luogo, in primis le sue buonissime fragoline.

Dopo la breve sosta, la passeggiata riprende verso il belvedere dove, giunti alla terrazza, si può godere del magnifico affaccio sul Lago di Nemi.

Da lì si possono intravedere le mura di Palazzo Ruspoli, costruit nel medioevo per volere dei conti Tuscolo. Davanti al palazzo si apre la caratteristica piazzetta del borgo pronta ad accogliere gruppi di turisti che arrivano da ogni parte per visitare Nemi.

Il centro storico di Nemi non è solo stradine e piccole botteghe. Qui si può ammirare l’architettura cinquecentesca della chiesa parrocchiale di Santa Maria del Pozzo e il Santuario del Santissimo Crocifisso costruito nel 1637 dal marchese Mario Frangipane.

Lo Specchio di Diana: il lago che ospitò la flotta di Caligola

Nemi - Vista Lago
Nemi – Vista Lago

Ciò che colpisce di Nemi e affascina tutt’ora i visitatori è lo specchio d’acqua in cui si riflette ‘vanitoso‘ l’intero borgo.

Lo Specchio di Diana, questo è il suo nome, ha incantato nel corso degi anni poeti e pittori.

Attorno al bacino d’acqua sorge il fitto bosco che un tempo era ritenuto sacro perchè ospitava il Tempio di Diana Nemorense, centro religioso e politico della Lega Latina. 

Proprio qui l’imperatore Caligola celebrò i suoi culti edificandovi due grandi navi galleggianti ripescate quasi intatte alla fine degli anni Venti e che furono custodite al Museo delle Navi Romane fino all’ incendio del 1944.

Oggi, invece, il Museo conserva le riproduzioni in scala e i reperti provenienti dal fondo del lago e dall’area archeologica del Tempio di Diana. La struttura un tempo si estendeva per 45000 mq. Nel XVII vennero avviati lavori di scavo che riportarono alla luce molte decorazioni del tempio trasferite in numerosi musei europei. Una parte delle decorazioni rinvenute posso essere ammirate all’interno del Museo delle Navi Romane distante pochi metri dal tempio.

All’interno del Museo, inoltre, sono collocate due imbarcazioni poco più piccole di 80m risalenti all’epoca romana e realizzate per volere dell’Imperatore Caligola per celebrare il suo culto alla dea diana Nemorense.

Nemi - Video del borgo
Nemi – Video del borgo

Nemi: dolce come le sue fragoline

Se la passeggiata tra i tesori di Nemi vi ha messo un certo languorino non si può lasciare il borgo senza aver assaggiato le sue fragoline.

La peculiarità dei piccoli frutti rossi che qui nascono rappresentano un vanto per tutta la cittadinanza, tanto da guadagnarsi una festa che dal 1922 vede ogni prima domenica di giugno colorare di rosso il paese per la Sagra delle Fragole.

Leggenda vuole che le fragoline di Nemi siano nate dalle lacrime versate da Venere per la morte di Adone e poi trasformatesi in cuori rossi. Si racconta che queste fragole siano magiche e perfino in grado di allontanare i serpenti presenti nei boschi.

Durante il periodo della Sagra delle Fragole, Nemi si inebria di profumi: quello dei fiori che adornano i piccoli balconi e quello delle fragoline che vengono gratuitamente offerte ai turisti per essere assaporate.

Culmine dell’evento è rappresentato dalla Sfilata delle Fragolare: le ragazze del borgo per l’occasione indossano l’antico costume della tradizione fatto da una gonna rossa, un bustino nero e camicetta bianca con la tipica mandrucella di pizzo poggiata in testa.