
Per ricordare Gigi Proietti, oggi andiamo nella Viterbo del Maresciallo Rocca, protagonista della fiction TV interpretata dal grande attore scomparso. Il regista Giorgio Capitani, nel 1995, scelse questa bellissima città della Tuscia per ambientare i 28 episodi della famosissima serie televisiva Rai che, dal 1996 al 2005, ha raccontato le indagini del Maresciallo Giovanni Rocca, alias Gigi Proietti.
Ma perché Capitani ha scelto proprio Viterbo come set del Maresciallo Rocca e, successivamente, di altre serie TV?
“Perché ho scelto proprio Viterbo per girare varie fiction per la Tv ? Prima di tutto perché la città è bellissima, a un’ora di automobile di distanza da Roma, poi perché in ogni suo quartiere e in tutto il circondario c’è qualcosa di diverso, qualcosa che non esiste altrove e che permette ogni genere di ambientazione”
Per quasi dieci anni, il grande attore romano ha vestito i panni di un Maresciallo dei Carabinieri impegnato nella lotta contro i più disparati crimini compiuti in una città che, improvvisamente, da tranquilla cittadina di provincia si è trasformata in teatro di omicidi efferati e traffici loschi. La serie TV ha portato sugli schermi di tutta Italia le strade e i luoghi dell’antico capoluogo di provincia laziale, fino a quel momento poco conosciuto in ambito nazionale.
Allora, andiamo insieme alla scoperta dei principali luoghi, scelti come set della serie TV, che, nel 2013, ha valso a Gigi Proietti la carica di cittadino onorario di Viterbo.
Nel cuore di Viterbo, i set televisivi del Maresciallo Rocca
Poco turistica fino alla messa in onda del Maresciallo Rocca, Viterbo è una città affascinante, dalle antiche origini, ricca di storia e d’ incanto. Sede papale nel XIII secolo, tanto da essere conosciuta come la Città dei Papi, Viterbo vanta origini etrusche ed un’ampia zona medievale, San Pellegrino, considerata il più grande quartiere medievale d’Europa. Ricca di palazzi istituzionali e residenziali di importanza monumentale, di chiese, piazze e fontane, Viterbo è racchiusa da alte mura merlate, rimaste praticamente intatte, in cui si aprono otto porte che danno accesso alla città.
Tra i luoghi più visti nella fiction interpretata da Gigi Proietti, troviamo:
- piazza San Lorenzo o piazza del Duomo
- la caserma dei carabinieri, ricostruita all’interno del seminario diocesano, nel Palazzo dei Papi
- la farmacia più famosa di Viterbo, quella di Margherita, interpretata da Stefania Sandrelli, nella zona di San Pellegrino, che nella realtà ospita una pizzeria
- la Procura in via Saffi, nel palazzo dove ha sede la Provincia
- la scuola della figlia di Rocca, Daniela, all’epoca scuola media, oggi scuola superiore
- la chiesa del Gonfalone, fuori dal centro storico di Viterbo, in località Quercia, dove sono stati celebrati tutti i matrimoni della serie
Piazza San Lorenzo

La Piazza San Lorenzo corrisponde al nucleo insediativo primitivo della città, il Castrum Hercoli, dove sembra fosse localizzato un tempio dedicato al grande eroe della mitologia greco-romana. Divenuto poi Castrum Viterbii durante il periodo dell’Alto Medioevo, in questo luogo vennero eretti il palazzo vescovile, poi residenza papale, e la Cattedrale di San Lorenzo.
Quando, nel 1257, Papa Alessandro IV decise di trasferire la sede della Curia Romana da Roma a Viterbo, per motivi di sicurezza, il precedente palazzo vescovile divenne sede papale. Costruito in corrispondenza dell’antico Castello di S. Lorenzo, su di un colle circondato da rupi, con un unico accesso dall’antico ponte etrusco-romano, il palazzo venne quindi trasformato radicalmente per adeguarlo agli standard richiesti ad un palazzo papale. Il complesso presenta una doppia facciata: quella rivolta a nord, verso la valle, ha l’aspetto tipico di una fortezza con potenti contrafforti; quella rivolta a sud, si apre sulla piazza di San Lorenzo con una imponente scalinata, e una bellissima loggia, la Loggia delle Benedizioni, con una serie di archi ogivali trilobatidi di grande eleganza.
A Ovest, accanto al Palazzo Papale, si erge la Cattedrale di San Lorenzo. Questa fu costruita sul luogo di un’antica chiesa demolita quando, nel 1192, la città divenne sede vescovile . Terminata agli inizi del Duecento, la Cattedrale venne rimaneggiata prima del 1369. Successivamente, nel XVI secolo, l’architetto Antonio da Sangallo ne modificò sostanzialmente alcune parti: l’abside e la facciata vennero ricostruite con forme rinascimentali, anche se, all’interno, l’edificio conserva il suo impianto originario.
Sul lato opposto della piazza si trova invece l’ex ospedale degli infermi, costruito nel Cinquecento, su fondazioni di origine etrusca; l’ospedale è stato abbandonato all’inizio del Novecento.
Nella piazza di San Lorenzo si affaccia anche la casa, di origini medievali, del priore Valentino della Pagnotta (1458), modificata nel 1920. La facciata dell’ edificio, al secondo piano, presenta una serie di bifore che richiamano quelle della loggia del vicino palazzo papale.
Ieri, 3 novembre, Viterbo ha reso omaggio a Gigi Proietti proiettando l’ immagine gigante dell’attore sulla parete dell’edificio al lato della facciata del Palazzo Papale, prospiciente la valle del Faul. Ha salutato così, piangendo, il suo Maresciallo che se n’è andato via per sempre.