
Un antico castello domina dall’alto il centro storico di Isola del Liri: è il Castello Boncompagni-Viscogliosi che si erge sopra la Cascata Grande del borgo ciociaro. Il Castello, originatosi da un antico baluardo difensivo medievale, si fonda su di uno sperone di travertino che separa in due rami il fiume Liri prima che questo si lanci nel vuoto da un’altezza di 27 metri, formando due cascate.
Guardandolo dal basso, il Boncompagni-Viscogliosi sembra emergere dalla Cascata Grande: questa sua particolare posizione gli conferisce senza dubbio unicità e bellezza. Per questo e per una serie di motivi che vi racconteremo in questo articolo, il Castello è stato dichiarato Monumento Nazionale ed è tra i più importanti edifici della Ciociaria.
Come molti castelli sorti in epoca medievale e poi trasformati in residenze nobiliari, la sua attuale configurazione è il frutto di una serie di trasformazioni che si sono stratificate lungo un ampio periodo di tempo, dando origine ad un manufatto che trasuda storia. Se esternamente si presenta come un edificio massiccio e quadrato, in realtà si compone di una serie di corpi collegati tra loro, sorti in epoche diverse, con vastissimi sotterranei, raccolti intorno ad un cortile centrale.
Il Castello di Isola del Liri, poi, vanta anche un’altra particolarità che gli deriva proprio dalla sua posizione: oltre che per la funzione residenziale, tra Ottocento e Novecento, la sua struttura venne adattata anche per ospitare un lanificio e per la costruzione di una centrale idroelettrica, trasformandosi quindi in un edificio industriale.
Curiosi di saperne di più? Torniamo indietro di circa mille anni e ripercorriamo insieme le tappe della storia di questa bellissima dimora storica del frusinate!
Di duchi, re e ingegneri-industriali: la storia del Castello Boncompagni-Viscogliosi

Sebbene la configurazione attuale del Castello di Isola del Liri risalga al XVII secolo, la storia di questo edificio è ben più antica, affondando le sue radici nel Medioevo. Citato nel 1004 come luogo di preghiera composto da alcune semplici costruzioni, donate ai monaci di Montecassino, durante il periodo medioevale, il Castello ebbe probabilmente funzione di baluardo difensivo a protezione della piana di Sora.
Nel XV secolo, quando lo Stato di Sora, a quell’epoca alle dipendenze del Re di Napoli, divenne contea e poi ducato, il Castello che allora si limitava all’attuale lato nord, al di sotto della torre, venne annesso al patrimonio della famiglia ducale dei Della Rovere. Leonardo Della Rovere, nipote del Papa Sisto IV, vi fissò infatti la sua dimora.
Tra congiure, delitti e guerre di potere, i Della Rovere rimasero proprietari del Castello fino al 1579, quando Papa Gregorio XIII della famiglia Boncompagni comprò il Ducato di Sora per donarlo al figlio Jacopo, che divenne “Duca di Sora et Duca di Arce” il 19 Aprile 1580. Jacopo ne fece la sua dimora nel 1585, dopo la morte del Papa, iniziando una serie di lavori di ampliamento e abbellimento che, nel corso di due secoli, trasformarono l’antica fortezza difensiva in una vera e propria residenza nobiliare.
Il maniero rimase infatti proprietà della famiglia Boncompagni fino al 1796: furono otto i duchi e duchesse che lo abitarono, intervenendo nella sua trasformazione esterna ed interna. Ogni intervento, spesso realizzato in occasione dei matrimoni dei duchi, venne “firmato” dal suo artefice, incidendone il nome e spesso la data sugli architravi dei portali di accesso ai nuovi manufatti, che nel tempo componevano la nuova struttura del Castello.
Nel 1796, l’ottavo Duca di Sora vendette il Ducato di Sora, che nel frattempo si era notevolmente ingrandito, al Re di Napoli, Ferdinando IV. Il Castello di Isola del Liri divenne quindi residenza reale, anche se per soli tre anni: nel 1799, infatti l’esercito francese, in cammino verso Napoli, assediò e conquistò Isola del Liri, a ferro e fuoco, danneggiando gravemente il suo Castello.
In rovina, l’edificio venne allora concesso a due industriali, Lambert e Mazzetti per trasformarlo in un edificio produttivo: la presenza dell’acqua e delle cascate infatti ne favoriva l’uso industriale. In tutta la zona della Valle del Liri, infatti, in questo stesso periodo cominciarono a svilupparsi fabbriche, soprattutto cartiere, che sfruttavano la presenza dell’acqua per il funzionamento delle loro attività.

Nel 1850, l’antico Castello Boncompagni venne ceduto al Sig. Giuseppe Polsinelli che trasformò le sue bellissime sale in spazi per la tessitura, la filatura e la tintura della lana, installandovi un lanificio. Quando nel 1924 la proprietà passò nelle mani dell’ingegnere meccanico Angelo Viscogliosi, l’attività del lanificio era cessata e l’edificio si trovava nuovamente in uno stato di abbandono. L’ing. Viscogliosi, però, proprietario di una cartiera localizzata a circa un km di distanza dal Castello, decise di sfruttare la presenza della Cascata per la produzione di energia elettrica utile per la sua fabbrica. Installò quindi nei sotterranei del Castello una centrale idroelettrica, posizionando il locale turbine in una grotta scavata nella roccia.
Allo stesso tempo, però, iniziò un ciclo di interventi di restauro del Castello Viscogliosi, il rifacimento dei giardini, oltre al salvataggio della Cascata Grande. La sua opera venne continuata e continua tuttora dai suoi figli e nipoti, che hanno conservato l’uso residenziale del Castello, aprendolo ai visitatori in occasione di eventi.
La Mostra Le Cascate del Liri dalla Reggia al Castello , un’occasione per conoscere il Castello di Isola del Liri

Se siete curiosi di visitare il Castello, e soprattutto conoscerne meglio la storia, dovrete quindi fare attenzione agli eventi che ciclicamente vengono organizzati al suo interno, permettendone l’accesso ai visitatori. A meno che non vogliate organizzare un ricevimento privato, un matrimonio per esempio, in questa splendida location. Ma quest’eventualità non capita spesso!
Un’interessante occasione da cogliere al volo è la Mostra d’Arte, inaugurata lo scorso 14 novembre, primo appuntamento di un ricco programma di manifestazioni culturali dal titolo Le Cascate del Liri dalla Reggia al Castello. L’esposizione, realizzata grazie alla concessione in prestito di Opere di proprietà della Reggia di Caserta e di collezione privata, permetterà di conoscere alcune fasi della storia del Castello, attraverso:
- un modello ligneo del castello e delle due cascate
- due quadri ad olio, raffiguranti scorci e paesaggi di Isola del Liri da fine Settecento a metà Ottocento
Durante l’evento, Discover Ciociaria organizzerà visite guidate della mostra, del parco e degli interni del Castello.
La mostra resterà aperta fino al 28 Novembre, quindi non lasciatevi sfuggire quest’occasione! Noi cercheremo di esserci per raccontarvi, in un altro articolo, le meraviglie artistiche e paesaggistiche di questo luogo magico, ricco di atmosfera!