Capodimonte, il borgo sul promontorio affacciato sul Lago di Bolsena

Vista di Capodimonte dal lungo lago di Bolsena – Photo Credits: https://bit.ly/2W4MRNc

Tra i tanti borghi che si affacciano sul Lago di Bolsena, Capodimonte ha il privilegio di essere arroccato su di un piccolo promontorio proteso sul lago, godendo di una bellissima vista. Localizzato sulla sponda sudovest del lago, a pochi chilometri da Marta, e a 25 km da Viterbo, è uno dei borghi più piccoli e pittoreschi intorno al Lago di Bolsena e di tutta la Tuscia.

La localizzazione, però, non è tutto! Il suo piccolo centro storico, infatti, è un vero gioiello architettonico, concentrando alcuni grandi edifici, testimonianza del suo ricco passato rinascimentale. Di impianto medievale, anche se di origini molto più antiche, fu solo in epoca rinascimentale, infatti, che i Farnese, signori del borgo di Capodimonte dal 1385, parte del Ducato di Castro fino al 1649, lo trasformarono nella loro sede di villeggiatura preferita.

Prima di scoprirne insieme le bellezze, avventurandoci per i suoi stretti vicoli, ripercorriamone la storia che ha delle radici antichissime.

Dall’antica Bisenzio, l’eredità etrusco-romana di Capodimonte

Sebbene non rimangano tracce dell’antico insediamento etrusco di Vesentum (Bisenzio), distrutto dai romani nel 280 a.C., le origini di Capodimonte affondano le loro radici proprio in questa importante città umbro etrusca, di cui però rimangono una vasta necropoli e numerosi reperti archeologici.

Rifondata dai Romani con il nome di Visentium , divenne Municipio e Diocesi, sopravvivendo fino a metà dell’VIII secolo quando venne nuovamente distrutta dai Longobardi. La sua popolazione si disperse: una parte si rifugiò sul promontorio dove sorse il primo insediamento di Capodimonte, una parte rimase nei pressi dell’antica Visentium, dove sarà costruito il Castello medievale di Bisenzio.

Da quel momento il nucleo originario di Capodimonte, citato come Capo di Monte nel 1102, passò nelle mani dei signori di Bisenzio intorno al 1000, al Comune di Orvieto nel XIII; fu assoggettato alla sede vescovile di Montefiascone nel 1369 e finalmente passò ai Farnese nel 1385. Dai Farnese divenne proprietà della Chiesa nel 1649, e vi rimase fino al Regno d’Italia.

Dalla Rocca Farnese alla Chiesa di Santa Maria Assunta: una passeggiata tra i vicoli del borgo di Capodimonte

La prima immagine di Capodimonte che si ha arrivando dal lungo lago è quella di un piccolo borgo dominato da un edificio a base ottagonale, a metà tra una fortezza ed un palazzo signorile. E’ la Rocca Farnese, l’edificio più importante e rappresentativo del borgo, costruito nelle sue fattezze attuali dai Farnese nel Cinquecento. Localizzato nella parte più alta del borgo, vi si accede salendo dal lungo lago e raggiungendo la piazza della Rocca.

In realtà, le sue origini sono ben più antiche, e probabilmente risalgono alla fondazione del borgo, in epoca medievale, come torrione difensivo. Tra il 1513 e il 1514, Antonio da Sangallo il Giovane, architetto della famiglia Farnese, venne incaricato di trasformare la rocca quattrocentesca, antico castello dei Signori di Bisenzio, costruita intorno al torrione, nella “Villa” destinata al Cardinale Alessandro Farnese, futuro Papa Paolo III.

Il Sangallo trasformò l’antica rocca a base quadrangolare in un Palazzo di forma ottagonale dotato di bastioni, adattando l’antica fortezza alle più recenti tecniche difensive e a dimora gentilizia. Venne dotata di una elegante facciata ad arcate, aperta sulla piazza del paese, ed un ponte levatoio di collegamento, sostituito successivamente da un ponte ad arcate in muratura. Come le altre rocche e castelli della famiglia Farnese, trasformati in residenze per la villeggiatura in quel periodo, la Rocca di Capodimonte si apriva verso il paesaggio con una loggia da cui poter ammirare il panorama sul lago e sul paesaggio circostante. Al suo interno venne creato un piccolo cortile a tre ordini di arcate, con un porticato su un lato, al piano terra, e loggiati ai piani superiori. Sul lato che si affaccia verso Marta, c’era un bellissimo giardino, ricco di alberi da frutto, con un lungo pergolato di uva; il giardino era collegato ad una piantagione di ulivi.

Oggi la Rocca, proprietà privata, non è aperta al pubblico, e si può visitare in parte, previa richiesta ai proprietari. E’ circondata da un giardino all’italiana, realizzato tra le mura dei bastioni e quelle della rocca, con aiuole di bosso e alberi monumentali di origine italiana e orientale, che rappresentano un importante patrimonio arboreo.

Capodimonte, vista sul porticciolo e sulla Torre dell’Orologio, al lato di Palazzo Borghese – Photo Credits: Elena Castore ©

La ricostruzione della rocca da parte dei Farnese, sicuramente, influenzò l’edificazione o il rimaneggiamento degli altri edifici monumentali del borgo:

  • Palazzo Borghese
  • Palazzo Poniatowski
  • Chiesa di Santa Maria Assunta

Affacciato sul lago, un tempo residenza di villeggiatura della famiglia del Principe Marcantonio Borghese, Palazzo Borghese fu, fino al secolo scorso, la scuola elementare del paese e oggi è sede del Comune. Il Palazzo è affiancato dalla Torre dell’Orologio che riporta lo stemma con il liocorno, il simbolo dei Farnese.

Il Palazzo Poniatowski, detto anche il “Palazzaccio”, fu progettato dall’architetto romano Giuseppe Valadier nell’Ottocento, come residenza di villeggiatura per il principe Stanislaw Poniatowski, successore al trono di Polonia, che però scelse l’Italia come patria adottiva, in un esilio volontario.

Costruita nel XV secolo per volere della famiglia Farnese, in una posizione privilegiata tra il lago e la Rocca, la Chiesa di Santa Maria Assunta venne restaurata due secoli dopo. Dal portone di ingresso, aperto sulla semplice facciata principale, preceduto da una scalinata, si accede all’interno della chiesa a navata unica. Qui, si trovano alcuni stucchi ed un arco attribuiti al Vignola, oltre ad alcuni dipinti di pregio come l’Assunzione di Maria Santissima, del Tiepolo, situato sopra l’altare maggiore, e un quadro raffigurante Santa Maria delle Grazie, del XVIII secolo, attribuito alla scuola del pittore napoletano Sebastiano Conca.

La passeggiata nel piccolo centro storico di Capodimonte si conclude gironzolando tra i suoi vicoli, alla ricerca di scorci mozzafiato con vista sui due lati del Lago di Bolsena e sulla vicina Isola Bisentina, che può essere meta di una bella gita in barca!