
Se il rientro in città vi sembra troppo faticoso da sopportare, concedetevi una breve fuga in uno dei borghi più suggestivi del Lazio. A pochi chilometri da Roma si trova Calcata, il borgo che, abbandonato agli inizi del ‘900, venne successivamente occupata da artisti provenienti da tutto il mondo trasformandola nella loro casa.
In effetti, lo scenario che viene offerto dalla Valle del Treja e nello specifico il punto in cui sorge Calcata, è considerato uno dei paesaggi più suggestivi nel Lazio, calamitando l’attenzione di artigiani e artisti.
Una fucina a cielo aperto

Visitando il piccolo borgo, si ha la sensazione vivere un’esperienza “fuori dal mondo”.
Calcata, infatti, è un borgo medioevale a cui si accede tramite un’unica porta oltre la quale si arriva ad una piazzetta con tre troni tufacei. Sulla piccola piazza si affacciano il Castello degli Anguillara, famosa per la sua torre ghibellina e la Chiesa del SS. Nome di Gesù costruita nel Seicento. Dallo slargo di dirama una fitta rete di viuzze inframezzate da archi che conducono ad un precipizio, una peculiarità di Calcata che la rende uno dei pochi esempi in Italia di paese fortificato naturalmente dalla morfologia dell’ambiente circostante. Lungo l’intricato intreccio di stradine si alternano alle caratteristiche abitazioni cantine e grotte silenziose trasformate dall’estro creativo dei suoi abitanti in botteghe e laboratori artigianali ed artistici.
Museo Opera Bosco: quando l’Arte si immerge nella Natura

Non molto distante da Calcata, a Colle, si trova il Museo Opera Bosco realizzato dai due artisti Anne Demijttenaere e Costantino Morosin nel 1996. In circa 2 ettari di bosco, attraverso un percorso itinerante, si possono ammirare 40 opere eseguite in materiali naturali. Qui Arte e Natura convivono in modo armonioso attraverso opere artistiche con l’obiettivo di comunicare l’importanza della tutela e della valorizzazione del territorio.

Calcata e la leggenda del prepuzio di Gesù
Proprio come i suoi abitanti, Calcata è un borgo fuori dagli schemi anche per quanto riguarda la leggenda che lo riguarda: la storia legata al prepuzio di Gesù. Recisogli otto giorni dopo la sua nascita, venne custodito dalla Vergine Maria.
Un’antica credenza racconta che l’imperatore Carlo Magno ricevette la sacra reliquia in dono da un angelo e che la nascose all’interno della Città Eterna. Trafugata durante il Sacco di Roma, venne nascosta in una grotta a Calcata. Quando venne ritrovata nessuno riuscì ad aprire il cofanetto che lo custodiva. Ci riuscì una fanciulla sprigionando, nell’aprirlo, un odore celestiale in tutto il paese.