Il Borghetto dei Pescatori di Ostia: non solo telline!

Il Borghetto e il Canale dei Pescatori di Ostia – Photo Credits: https://bit.ly/3gvtrVR

Divenuto famoso negli ultimi anni per la tradizionale Sagra della tellina, il Borghetto dei Pescatori di Ostia vanta una storia che vale la pena raccontare. Quest’anno, purtroppo, il rinomato evento gastronomico dell’ultima settimana di agosto, che ogni anno richiama migliaia di visitatori, anche stranieri, è stato cancellato all’ultimo minuto, a causa dell’emergenza Covid-19.

La Sagra della tellina è sicuramente un’occasione imperdibile per visitare questo luogo fuori dal tempo, ma conoscerne la storia rende ancora più onore ai suoi pochi abitanti, passati e presenti, che lo hanno “costruito” e ne mantengono vive le tradizioni. E’ una storia di emigrazione e di conquiste, di lavoro e di speranza che, rende molto più ricco e affascinante questo minuscolo borgo sorto tra l’Ottocento e il Novecento, a ridosso un antico canale a pochi metri dal mare.

Il Borghetto dei Pescatori di Ostia sorge sulla sponda destra del Canale di Castel Fusano, conosciuto anche come Canale dei Pescatori, che corre parallelo al Canale di Fiumicino, all’interno della Pineta di Castel Fusano, a circa 200 metri dal mare. La presenza di questo canale, di antiche origini, ha favorito il primo insediamento del borgo ed è quindi da qui che inizieremo a raccontare la sua storia.

Il Canale dei Pescatori, un canale dalla storia millenaria

Canale dei Pescatori, immagine d’epoca – Photo Credits: https://bit.ly/3gvtrVR

Come molti altri siti della zona, anche il Canale dei Pescatori ha origini romane. Se ne hanno notizie dal IV secolo a.C., quando, nel 356 a.C., i Romani lo costruirono per realizzare una serie di interventi di drenaggio del terreno paludoso circostante, bonificarlo e sfruttare, cosi, le saline presenti nella zona. Abbandonato durante il Medievo, il canale si insabbiò e perse la sua funzione.

La sua riattivazione si ebbe solo a partire dalla fine dell’Ottocento quando, con la creazione del Regno d’Italia e lo spostamento della Capitale a Roma, si decise di bonificare la zona tra la città e il mare, paludosa e malsana, e quindi inadatta per lo svolgimento di qualsiasi tipo di attività. Con l’insediamento dei primi “Braccianti Ravennati” ad Ostia Antica, nel 1884, si diede inizio ai lavori di bonifica di questo territorio, con la costruzione di una serie di canali di drenaggio, collegati con il Canale dei Pescatori, l’unico con sbocco a mare. Nel 1889 venne installato un impianto di idrovore in località Dragoncello, ancora oggi visibile. In circa due settimane l’impianto riuscì a prosciugare più di 1500 ettari di terreno, rendendo finalmente vivibile la zona.

L’importanza di questo canale non è legata solo alla bonifica di questo territorio e alla necessaria funzione di drenaggio delle acque che qui si convogliano, ma è anche storica, visto che la sua esistenza si lega al famoso progetto della fine dell’Ottocento, ideato e proposto dall’assessore Paolo Orlando, di creare un porto di approdo sul litorale di Ostia e collegarlo attraverso un canale navigabile ad un porto commerciale sul Tevere, nella zona di Ostiense. Il progetto, fortemente osteggiato dall’allora sindaco di Roma Ernesto Nathan, non venne mai realizzato.

Da piccolo villaggio peschereccio a meta turistica: la storia del Borghetto dei Pescatori di Ostia

Il Borghetto dei Pescatori di Ostia – Photo Credits: http://bit.ly/Borghetto-pescatori-entrata

Con la bonifica di questo territorio costiero, alle porte di Roma, il litorale di Ostia cominciò ad essere frequentato da pescatori locali e stagionali che vivevano all’interno di semplici capanne di paglia e legno, costruite sulla sabbia. A cavallo tra il XIX e XX secolo, si insediò in questa zona un piccolo nucleo di pescatori proveniente dal sud del Lazio, dalla Campania e dalle coste pugliesi. Negli anni Venti, le baracche primitive dei pescatori, estremamente precarie, vennero sostituite da una decina di baracche di legno localizzate  sulla spiaggia ad est del Canale dello Stagno.

Secondo le testimonianze tramandate oralmente dai pescatori della zona, la nascita del Borghetto, si deve ad un evento del tutto casuale, che vide coinvolti personaggi piuttosto noti, come Benito Mussolini e la scrittrice e critica d’arte, Margherita Sarfatti, sua amante. Pare, infatti, che il 20 settembre del 1932, Mussolini, rimasto senza benzina su di un motoscafo all’altezza del villaggio dei Pescatori, venne soccorso da uno dei pescatori locali e portato a riva. Qui, rimase impressionato dalle condizioni precarie in cui viveva questa piccola comunità e promise di aiutare la popolazione locale ad avere delle condizioni di vita migliori. Suggerì al pescatore, che nella stagione estiva lavorava come bagnino nello Stabilimento Roma, di parlare con la Sarfatti, assidua frequentatrice di quello stabilimento balneare. Così, quando, poco tempo dopo, i lavori di prolungamento del Lungomare di Ostia misero a rischio la sopravvivenza del villaggio, che sarebbe stato raso al suolo, il pescatore chiese l’aiuto della scrittrice, riuscendo ad ottenere da Mussolini l’immediata costruzione del nuovo borgo.

In meno di due mesi, l’impresa Giovannetti costruì il Borghetto: gli operai lavorarono giorno e notte, sfruttando la luce delle lampare da pesca durante le ore notturne. Vennero costruite sei edifici a due piani in muratura, intorno a una piazzetta centrale. La consegna ufficiale delle case agli abitanti fu il 4 aprile 1933. Nel 1939, nella piazzetta del borgo venne eretta una chiesetta dedicata a S. Nicola di Bari, protettore dei pescatori. Al centro della piazzetta, poi, venne collocata la statua del Santo, che pare provenga dal frontone della facciata della chiesa omonima a Bari. Nello stesso periodo, in prossimità del Borghetto, ma sulla sponda opposta del canale, venne costruito anche un fabbricato ad uso magazzino per le attività di bonifica, composto da un magazzino per il deposito dei carburanti, un’officina per le riparazioni dei natanti ed un alloggio per il guardiano.

La nascita del Borghetto incentivò la realizzazione dei lavori di ristrutturazione del Canale che, nel 1932 venne allargato a 19 metri e portato a una profondità di oltre 3 metri. Si decise poi di costruire un molo a protezione dell’ingresso del Canale, visto che, l’attività dei pescatori era spesso ostacolata a causa delle frequenti mareggiate che ne insabbiavano la foce: da quel momento le imbarcazioni poterono essere attraccate all’interno del canale. Di fronte al Borghetto, poi, si costruì anche una darsena per l’attracco delle barche da pesca e da diporto.

Sono passati circa novanta anni dalla costruzione del Borghetto dei Pescatori di Ostia e questo luogo conserva ancora il fascino di un tempo. Le case del borgo sono ancora abitate dai discendenti dei vecchi pescatori fondatori, che continuano l’attività dei loro avi, utilizzando ancora le tecniche tradizionali.

Con l’istituzione della Riserva del Litorale Romano, il Borghetto dei Pescatori di Ostia, da qualche anno, è divenuto isola pedonale ed è stato incluso tra gli itinerari ecoturistici del litorale romano. E’ anche meta gastronomica per la presenza di alcuni famosi ristoranti che offrono specialità marinare. Ma di questo e altri argomenti ve ne parleremo in un’altra occasione! Intanto, però, seguite gli approfondimenti di questa storia sui nostri canali social, Facebook e Instagram!