Chiare, fresche e dolci acque: alla scoperta delle sorgenti nel Lazio

Goccia d'acqua

Il Lazio è una regione ricca non solo per il suo patrimonio culturale. Dalle sue sorgenti sgorgano alcune delle acque più famose per le loro proprietà benefiche. Curiosi di scoprire quali?

Acqua Claudia, l’acqua degli dei

Fonte acqua Claudia - Credits: Fontekeebboo.com
Fonte acqua Claudia – Credits: Fontekeebboo.com

Fin dai tempi antichi l’acqua Claudia come l’acqua dei dei. Nasce da una fenditura tufacea delle sorgenti termali dell’Imperatore Claudio lungo la via Clodia ad Anguillara Sabazia, nel cuore del Lazio.
Quest’acqua contiene un equilibrato contenuto di sali grazie alle particolari condizioni del terreno dei Vulcani Sabatini. Se oltre a dissetare lo spirito volete anche soddisfare la mente, non molto lontano dallo stabilimento idrominerale si trovano i resti della Villa Romana dell’Imperatore Claudio: un affascinante complesso archeologico risalente alla fine dell’età Repubblicana.

Acqua Cottorella, l’acqua dei legumi

Fonte acqua Cottorella - Credits: Cottorella.net
Fonte acqua Cottorella – Credits: Cottorella.net

Alle falde del monte Belvedere si trova la sorgente dell’acqua Cottorella: un’oasi di pace e serenità non molto distante da Rieti.
La credenza popolare ha attribuito alla sorgente l’appellattivo Cottorella perchè la ritenevea un’acqua particolarmente adatta alla cottura dei legumi e delle verdure. L’acqua di Cottorella appartiene alla famiglie delle acque oligominerali bicarbonato-alcalino terrose e, per le sue proprietà diuretiche, è l’ideale per le diete povere di sodio.

Acqua di Fiuggi, l’acqua dei Papi

Fiuggi – l’acqua di Bonifacio – Credits: Ciociariaturismo.it

Chi non conosce Fiuggi e le proprietà benefiche dell’acqua che sgorga dalla sua sorgente?
L’acqua di Fiuggi ha una bassa concentrazione di sali minerali. Sul territorio sono presenti ben due fonti termali: la Fonte Bonifacio VIII e la Fonte Anticolana che insieme hanno dato vita ad un complesso termale tra i più grandi e antichi d’Italia . Fin dai tempi di Bonifacio VIII le qualità benefiche di quest’acqua erano ben note. Il grande Michelangelo la definì un’acqua che rompe la pietra riferendosi ai benefici di cui godevano e godono tutt’oggi chi soffre di patologie renali.

Nepi, l’etrusca apprezzata dai Romani

Acqua di Nepi - Credits: acquadinepi.it
Acqua di Nepi – Credits: acquadinepi.it

Pura, minerale, effervescente, l’acqua di Nepi è nota per le sue proprietà digestive fin da tempi antichi. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, furono gli etruschi i primi ad apprezzare la cittadina etrusca Nepa per le proprietà della sua acqua e le sergenti presenti su tutto il territorio. Quando arrivarono i Romani, cultori dell’acqua, sottomisero Nepi e diedero ampie testimonianze delle qualità benefiche della sua acqua. Scrittori e poeti, infatti, parlarono in abbondanza di Nepi e della sua sorgente. Tra tutti Gabinio Leto che la definì Nepi Città nobile e potente nei cui ubertosi campi sgorgano sorgenti di acqua salutari.

Un’acqua dedicata ad una Ninfa: Egeria

La fonte da cui sgorga l’acqua Egeria deve il suo nome alla ninfa Egeria venerata insieme alle quattro Camene protrettrici delle acque. La mitologia racconta che la fonte si creò dal pianto d’amore della ninfa. La sorgente venne considerata sacra dai Romani e ancora oggi l’etichetta sull’acqua riporta la dicitura acqua santa di Roma.
E’ un’acqua ricca di calcio, magnesio, fluoro e potassio e per questo è ideale per gli sportivi, per combattere cali di tono e stanchezza.
Nei pressi della fonte è possibile visitare lo stabilimento dell’acqua Egeria dove è possibile fare una sosta e curiosare tra i reparti dell’azienda.

Acqua Filette, l’acqua antica quanto i Romani

L’acqua Filette nasce dalla sorgente Guarcino a 900 metri, nella cornice dei monti Ernici nell’Appennino Laziale.
Notizie storiche riferiscono dell’esistenza di questa sorgente fin dal 400 a.C. Era conosciuta già dagli antichi Romani che la dedicarono a Venere quale simbolo del legame tra la dea e l’acqua inteso come elemento vitale. Un legame ancora oggi testimoniato dalla scultura posta in cima alla fontana.

Siete riusciti a dissetarvi con tutta quest’acqua? In caso vogliate dissetare la vostra curiosità, vi aspettiamo sui nostri canali social (Facebook e Instagram)!