Non solo ciliegie: Celleno, uno dei tesori protetto dal FAI

Celleno Antica - Panoramica
Celleno Antica – Panoramica

Dopo aver soddisfatto i vostri palati con un articolo sulle gustose ciliegie di Celleno, siamo tornati nuovamente in questo piccolo borgo a due passi da Viterbo per scoprire i tesori in esso nascosti.

Da Italo agli Orsini: la lunga storia di Celleno Antica

Le mura di Celleno Antica trasudano di storia. A tramandarci le sue origini è stato Dioniso d’Alicarnasso, secondo il quale la città venne fondata da Italo in memoria della figlia Cilenia molto tempo prima della fondazione di Roma. Durante il periodo di decadenza dell’Impero Romano, il borgo venne preso di mira dai Goti e dai Longobardi per le loro scorribande fino a quando nel 774 d.C., la città venne sottratta ai “barbari” da Carlo Magno e riconsegnata alla Chiesa.
Affidata dalla Camera Apostolica ai Monaldeschi della Cervara, la città divenne scenario di lotte continue tra Guelfi e Ghibellini nella contesa tra Orte e Viterbo. Schieratasi al fianco di Viterbo, Celleno Antica visse un lungo periodo di pace dopo l’acquisizione del feudo da parte del cardinale Orsini Franciotto passando nuovamente sotto la protezione della Chiesa.

Celleno Antica: il borgo fantasma

La parte antica di Celleno venne abbandonata verso la fine del 1800 a causa di epidemie, frane e terremoti che ne decimarono la popolazione.

Oggigiorno è ancora possibile visitare la zona antica. Seguendo l’intricato labirinto di viuzze si giunge ai resti dell’antico castello Orsini. Superato il Ponte, ci si addentra in un groviglio di strade su cui si affacciano case ormai prive di intonaco e tracce di antichi palazzi.

Celleno Antica - Castello Orsini
Celleno Antica – Castello Orsini

Il castello Orsini è di sicuro l’edificio che merita da solo una visita a Celleno Antica. Circondato da un fossato, è caratterizzato da una piccola fortezza e una torre di guardia. Se le sue mura potessero parlare, racconterebbero dell’eterna rivalità tra Guelfi e Ghibellini, della famiglia Gatti, che se ne impossessò nel XV secolo prima di diventare un feudo degli Orsini, di cui oggi conserva ancora il nome.

Girando tra le strade del borgo, poi, non passano inosservate le case in tufo rosso e senza intonaco che rappresentano il nucleo centrale del paese.

Considerata la fragilità del materiale tufaceo su cui poggiano le sue fondamenta, Celleno Antica rischia di subire la stessa sorte di Civita di Bagnoregio. Per evitare di arrivare sul posto e rischiare di non poter visitare questo piccolo gioiello, consigliamo di contattare prima il Comune di Celleno così da avere maggiori informazioni sulle condizioni di accessibilità.