
Tetti spioventi, camini fumanti, stradine acciottolate. Zagarolo è un piccolo tesoro adagiato su una collina tufacea e immersa in un’ampia area boschiva.

Un borgo poco conosciuto al turismo di massa, ma che rappresenta una gemma che noi di Experience Lazio abbiamo scovato e vogliamo donare ai nostri lettori.
Il comune di Zagarolo vanta infatti una storia millenaria. Il centro storico, le cui costruzioni risalgono al XVI secolo, è dominato dal Palazzo Rospigliosi. Sotto i Colonna, l’edificio venne trasformato da struttura militare in una dimora principesca destinata ad accogliere diversi personaggi illustri, tra i quali l’Alfieri e il Caravaggio.

Tra stucchi fregi e dipinti: il patrimonio culturale di Palazzo Rospigliosi
Le sale e i locali di rappresentanza del Palazzo sono ricchi di affreschi del tardo Cinquecento.
Uno dei dipinti che ornano le pareti del piano nobile raffigura la battaglia di Lepanto. Da molti, l’opera è attribuita alla mano di Antonio Tempesta e dei fratelli Zuccari.
Ancora oggi, lungo i soffitti, è possibile ammirare raffigurazioni di donne e putti nonché di figure allegoriche. Sulle pareti, invece, paesaggi campestri donano freschezza al sontuoso arredamento delle sale.
Durante la sua fuga da Roma, il Caravaggio trovò nel palazzo un nascondiglio sicuro, accolto dal duca Marzio Colonna. Godendo della protezione del Duca, il pittore riuscì a ritrovare l’ispirazione che lo indusse a realizzare alcuni tra i suoi capolavori come La Maddalena e I Discepoli di Emmaus.
Il XVII secolo e il successivo vedono Palazzo Rospigliosi diventare un salotto mondano per numerosi personaggi illustri. Qui, vi soggiornarono Ludovico Gemignani, il Masucci, il Chiari, e il Maratta. Ed è proprio nel Teatro interno al castello che l’Alfieri recitò più volte i suoi versi immortali.