
Perché gli italiani a Natale fanno il presepe?
‘Tutto comincia da qualche parte, anche se molti fisici non sono d’accordo’.
‘Hogfather‘ di Terry Pratchett
Ogni festa ha una radice che conduce al passato, il Natale con le sue rappresentazioni incarna la tradizione italiana per eccellenza: il senso della famiglia.
Ricordate la scena de “Il Gladiatore” in cui il generale romano Massimo Decimo Meridio bacia la statuetta che custodisce gelosamente e chiede al padre di vegliare su moglie e figlio?
Ecco quella statuetta si chiamava “sigilla” veniva regalata il 25 dicembre per celebrare “La Sigillaria” la festa in onore della famiglia.
La tradizione era di creare un diorama, la miniatura di un paesaggio bucolico recintato in in cui sistemare le statuette dei familiari defunti detti anche Penati o Lari il cui compito era di proteggere i propri discendenti in attesa di ricongiungersi ad essi nell’aldilà.
Per quanto pagana fosse la festa, la chiesa ne riconobbe un profondo e forte messaggio di amore adottandolo e unendo la sacralità della nascita di Gesù con quella della famiglia e del lavoro umano.
Presepe vuol dire “davanti al recinto” dove in tanti si recarono a rendere omaggio al Messia.
Nel Lazio, terra di antiche tradizioni e cultura, il valore di questo messaggio viene portato avanti con amore e impegno artistico da artigiani che creano con minuziosa pazienza deliziosi diorami con casette tipiche del borgo, osservate la precisione dei ciottoli nelle stradine, le tegole sconnesse nei tetti, la vita intorno ai ruscelli, ponti, lampioncini, mulini e rappresentazioni fedeli di antichi mestieri.
Celebrazione del lavoro e dell’attività umana

Che meraviglia poter ammirare le miniature dei solerti ciabattini al desco intenti con la lesina a ricucire e risuolare scarpe, quanta cura nei piccoli dettagli: la tomaia ancora sollevata, i gambetti con gli occhielli e le stringhe, l’espressione assorta, gli occhiali sghembi scivolati sulla punta del naso , il moccolo della candela sulla mensola, il lumino a petrolio.
Bottai, osti, impagliatori di sedie, suonatori di zampogne con le ciocie, falegnami intenti a costruire mobili, fuochi accesi e gente con il naso all’insù stupiti dalla luce della cometa.
Il presepe è la magia che ci riporta al passato, un vero omaggio alla semplicità, alle nostre origini, alle nostre tradizioni fatte di sapienti arti e botteghe.
Tornate a meravigliarvi davanti a queste piccole scenografie, sono scene di film muti tridimensionali, favole antiche che raccontano chi siamo e da dove veniamo.