Se siete tra quelli che hanno fatto dell’ ozium la loro ragion d’essere, Tivoli è il posto giusto per voi.

Situata ai piedi dei Monti Lucretili, il suo territorio eterogeneo è attraversato dal fiume Aniene, le cui acque proprio in questa zona arretrano dando vita a singolari giochi d’acqua.

Terme di Tivoli: le sue acque apprezzate fin dai tempi antichi

Note fin dai tempi della Roma Imperiale, le acque termali di Tivoli furono definite da Plinio il Vecchio “Acque Santissime” per le loro proprietà terapeutiche.

Lo stesso Plinio, nel libro XXXI delle sue Historiae, racconta che i soldati feriti in guerra erano appositamente accompagnati presso le sorgenti di acque sulfuree per guarire.

L’Imperatore Augusto ne fu gran fruitore tanto da commissionare al suo architetto M. Vespasiano Agrippa di realizzare le Terme Imperiali, sorte lungo le rive del lago maggiore, il Lago Regina, vicino al bosco sacro dell’oracolo del Fauno, meglio noto come Bosco di Pan.

Le Terme erano organizzate in quattro blocchi tondeggianti a due piani, uniti tra loro da portici, la cui funzione era di raccogliere aria calda per riscaldare i bagnanti prima della loro immersione nelle piscine. Con l’arrivo dei Barbari, le Terme furono rase al suolo lasciando a testimonianza della loro esistenza sparuti resti.

Nonostante la cieca violenza dei Barbari, le proprietà benefiche delle acque sulfuree di Tivoli non furono dimenticate, così, proprio nel Rinascimento e con l’arrivo a Tivoli del Cardinale Ippolito d’Este, furono costruiti i Bagni Vecchi all’interno della maestosa Villa d’Este.

Nel XIX secolo, la medicina tradizionale riconobbe ufficialmente le proprietà curative delle acque termali di Tivoli con il trattato Ragionamento dei Bagni di Tivoli a cura del Dott. A. Cappello che, nel 1837, affermò che le acque sulfuree di Tivoli potevano curare malattie della pelle, dell’umore, delle vie urinarie e respiratorie, e dell’intestino.

Proprio nello stesso periodo, vennero ristrutturati i Bagni Vecchi e messi a disposizione di chiunque avesse bisogno di usufruire delle proprietà benefiche delle acque sulfuree.

Nel 1860, Papa Pio IX approvò il progetto per la costruzione di un nuovo stabilimento termale nel pressi delle sorgenti sulfuree. Il pontefice desiderava mettere a disposizione della popolazione tiburtina un nuovo centro termale e, spinto da tale desiderio, donò mille scudi per la realizzazione del progetto. Da qui nacquero i Bagni di Tivoli che, ancora oggi, rappresentano un riferimento per gli amanti delle terme di tutta Europa.

Le Terme di Tivoli: la parola d’ordine è ‘benessere’

Proprio a Tivoli, infatti, sgorgano le sorgenti delle Acque Albule ricche di acido solforico e anidride carbonica che formano il cosiddetto Lago della Regina. Le proprietà benefiche delle Terme di Tivoli si devono infatti proprio alle acque di questo lago e del Lago Colonnelle. Le loro sorgenti, infatti, con una portata di circa tremila litri al secondo, rappresentano fonti di acqua sulfurea tra le più grandi di Europa.

Quali proprietà rendono le Terme di Tivoli tanto apprezzate non solo dai Romani? Le sostanze che arricchiscono le acque Albule di Tivoli sono l’anidride carbonica e l’idrogeno solforato che conferiscono non solo quel caratteristico colore biancastro, ma, per le loro proprietà benefiche, risultano particolarmente indicate per curare alcuni disturbi. Scopriamo quali:

• Sono validi alleati per contrastare l’acne, le dermatiti, la psoriasi ed altri tipi di patologie simili.
• Il fango, ricavato dall’unione dell’argilla con l’acqua termale, applicato sul corpo, aiuta a contrastare problemi legati alla circolazione del sangue, artrosi, tendiniti e per lenire il dolore dovuto a distorsioni, contusioni e fratture.
• Infine, con l’inalazione, le acque Albule sono particolarmente apprezzate per risolvere problemi respiratori.

Cosa aspettate a regalarvi una giornata di relax e benessere?