Sant’Angelo di Roccalvecce: piccolo è il borgo che pare incantato

Sant'Angelo di Roccalvecce - dettaglio di un murales
Sant’Angelo di Roccalvecce – dettaglio di un murales

C’era una volta e di sicuro c’è ancora, un piccolo borgo ad un centinaio di chilometri di Roma. Un posto incantato, un’atmosfera fiabesca, dove si respira aria di festa. È Sant’Angelo di Roccalvecce, una piccola frazione di Viterbo, recuperata e riportata in vita dagli artisti dell’Associazione Culturale e Spettacolo (ACAS) e da loro ribattezzata Il Paese delle fiabe.

Questo piccolo borgo nel cuore della Tuscia è divenuta sì la meta preferita per le famiglie, ma ha iniziato ad incuriosire ed interessare gli appassionati di arte urbana, di fotografi di street art o di semplici appassionati dell’arte e delle cose belle.

Le favole prendono vita nel borgo viterbese

Sant'Angelo di Roccalvecce - La Bella Addormentata - ©Michela Orsi
Sant’Angelo di Roccalvecce – La Bella Addormentata – ©Michela Orsi

Le pareti degli edifici del borgo di Sant’Angelo di Roccalvecce sono decorate con immagini che richiamano sicuramente il valore educativo delle favole.

Tutto il borgo di Sant’Angelo di Roccalvecce, le case, i muretti e persino gli slarghi costituiscono una galleria a cielo aperto in cui le opere d’arte sono murales, spesso di grandi dimensioni legati da un filo conduttore che trova nelle favole, nelle storie epiche e nelle leggende le tappe di un percorso esperienziale.

Una vera e propria esplosione dell’arte urbana contemporanea nel cuore di un delizioso borgo della Tuscia per valorizzare il territorio e il suo patrimonio artistico e naturale.

Alice nel Paese delle meraviglie, la prima opera del borgo

Sant'Angelo di Roccalvecce - Alice nel Paese delle Meraviglie -  ©Tina Loiodice
Sant’Angelo di Roccalvecce – Alice nel Paese delle Meraviglie – ©Tina Loiodice

L’idea di recuperare con l’arte il piccolo villaggio è stata di Gianluca Chiovelli, che attraverso
l’ACAS ( Associazione Culturale e Spettacolo) ha voluto dare un’inversione di tendenza allo spopolamento che incombeva sulla frazione viterbese.
Così nel 2017 vennero realizzati i primi murales. Alice nel Paese delle Meraviglie di Tina Loiodice è stata la prima opera a vedere la luce. A quell’opera ne seguirono altre: ben 36 dipinti che ad oggi decorano il borgo.

Il tocco artistico femminile di Sant’Angelo di Roccalvecce

Girando tra le strade del borgo con il naso all’in su, cercando di cogliere i dettagli dei murales, viene da chiedersi chi siano gli artefici del recupero artistico di Sant’Angelo di Roccalvecce.
Stefania Marchetto, Tina Loiodice, Alessandra Carloni, Daniela Lai, Lidia Scalzo, Isabella Modanese, Stefania Capati, Cecilia Tacconi, Lena Ortmann, Ginevra Giovannon sono alcune delle protagoniste delle opere d’arte che è possibile ammirare qui.
Si tratta di artiste fortemente convinte della funzione sociale della street art, il cui scopo è di coinvolgere gli ammiratori delle loro opere suscitando in loro profonde emozioni.
Queste artiste hanno contribuito, ciascuna con la propria impronta artistica, a rendere unico il borgo, con l’obiettivo di valorizzare la Tuscia e il suo patrimonio culturale.

La rinascita economica di Sant’Angelo Roccalvecce

Grazie all’opera di recupero dell’ACAS, Sant’Angelo di Roccalvecce ha visto rinascere e rifiorire anche la sua economia. Attorno al Paese delle Fiabe, infatti, sono nate piccole realtà artigianali anch’esse ispirate al mondo delle favole, trattorie in cui poter gustare i prodotti tipici locali e diversi bed and breakfast per accogliere i turisti nel migliore dei modi.