
Lasciamo per un attimo il litorale romano e Santa Marinella per cercare ristoro in un borgo medioevale all’ombra del Monte Semprevisa, la vetta più alta dei Monti Lepini.
Siamo a Bassiano, in provincia di Latina, terra di letterati e cultori di uno degli alimenti più amati dagli italiani: il prosciutto.
Ma Bassiano è la patria del celebre umanista Aldo Manuzio, editore rinascimentale alla cui memoria la cittadina ha dedicato il Museo della Scrittura, e Fra’ Vincenzo Pietrosanti, scultore seicentesco di cui è conservata un’opera lignea nel Santuario del Crocifisso a Selvascura, non molto distante dal borgo medioevale.
Il centro storico di Bassiano: avvolto in una spirale concentrica
Il nucleo storico di Bassiano si distingue per la sua struttura a spirale il cui centro è rappresentato dal punto in cui un tempo sorgeva l’antica rocca.
Ancora oggi il paese custodisce intatte le mura merlate e l’aspetto tipico di un villaggio fortificato del XIII-XIV secolo.
Passeggiando poi lungo i vicoli stretti del borgo si giunge nella piazza che accoglie la chiesa di Sant’Erasmo. Costruita nel XII secolo è stata più volte restaurata cambiando l’assetto originario della sua architettura.
Nove torri e tre porte: le mura dei Caetani sono finestre sul mondo

Maestose mura castellane circondano il borgo di Bassiano. Per volere dei Caetani, furono edificate nel XIII secolo. Una serie di scalette danno vita ad un gioco di chiaro scuri dovuti ai vicoli e ai passaggi nascosti che culminano verso la collina dove troneggia la Torre Civica mentre tre aperture, poste lungo il perimetro delle mura, fungono da finestre sul mondo.
In particolare, dalla Porta Salamandra, l’antica porta cittadina, si accede al Palazzo dei Caetani in cui è stato allestito il Museo della Scrittura in onore del letterato Aldo Manuzio. Lungo il percorso museale si possono ammirare gli scritti e alcune delle sue scoperte che ancora oggi appartengono alla nostra quotidianità ma di cui ignoriamo completamente la provenienza.
Qualche esempio?!? Il corsivo italico, detto anche “aldino”, l’introduzione della punteggiatura. Mentre si avanza lungo il percorso, soffermatevi a guardare i graffiti sulle pareti: rappresentano l’unica testimonianza dell’epoca in cui l’edificio fu adibito a carcere.